Blocco degli sfratti fino al 30.06.2021
pubblicato il 20/03/2021
Certamente dinanzi a questo stop forzato delle esecuzioni, in questo delicato momento storico che stiamo vivendo, assumerà particolare importanza assumere trattative stragiudiziali e psssibilità di accordo tra creditori e debitori prima di attivare procedure esecutive, consentendo vendite più rapide dei beni e al contempo l'estinzione dei debiti del debitore.
Il Decreto cd. MIlleproroghe del 31/12/2020 Decreto Legge n. 183 art. 13, tra le altre misure, proroga la sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, anche ad uso non abitativo, fino al 30.06.2021, con riferimento alle procedure di rilascio degli immobili aventi ad oggetto l'abitazione principale del debitore esecutato. Resta in vigore l'art. 54 ter comma 1 decreto "Cura Italia" che lo stabiliva inizialmente sospeso fino al 31/10/2020, ulteriormente prorogato dal Decreto Rstori fino al 31/12/2020.
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Avv. Luisella Ximenes
Decesso del coniuge e mantenimento
pubblicato il 10/03/2021
Il beneficiario dell'assegno di mantenimento ha tutele diverse a seconda che sia separato o divorziato dall'ex coniuge deceduto.
il mantenimento, infatti, è un'obbligazione personale e pertanto non si trasferisce agli eredi, cessando con il decesso dell'obbligato o del beneficiario.
Tuttavia, se tra i due coniugi era stata formalizzata solo la separazione e non era intervenuto il divorzio, il superstite gode di importanti tutele che vediamo nello specifico.
Innanzitutto, il coniuge separato rientra tra gli eredi legittimari, ai quali il nostro ordinamento riserva una quota del patrimonio del defunto, a prescindere dalla volontà di quest'ultimo. Di conseguenza, il coniuge separato rimasto vedovo non godrà più dell'assegno di mantenimento ma ha diritto a una quota di eredità dell'ex deceduto.
Inoltre, sempre al coniuge separato spetta anche la pensione cd. di reversibilità.
Per quanto attiene invece alla posizione del coniuge superstite divorziato, anche in questo caso vi è la perdita dell'assegno di mantenimento conseguente al decesso dell'ex come nel caso di coniuge separato, ma in questo caso il coniuge "superstite", non ha diritto all'eredità, in quanto la cessazione degli effetti civili del matrimonio che si verificano con il divorzio, fanno venir meno ogni diritto successorio.
Vi sono tuttavia alcuni casi in cui si potrebbe aver diritto alla reversibilità. Vediamo i presupposti:
- nel caso in cui il coniuge divorziato percepiva dall'ex un assegno divorzile;
- nel caso in cui il coniuge divorziato non deve essersi risposato;
- nel caso in cui il rapporto di lavoro dal quale la pensione cd. di reversibilità trae origine deve essere antecedente alla sentenza divorzile.
In ultima analisi si segnala che l'articolo 9 bis della legge sul divorzio consente a certe condizioni all'ex coniuge divorziato, di chiedere e ottenere un assegno periodico a carico dell'eredità. Ciò è possibile nei seguenti casi:
- quando all'ex era stato riconosciuto un assegno di mantneimento periodico a carico del defunto;
- quando l'ex si trovi in stato di bisogno.
A stabilire il diritto all'assegno periodico a carico dell'eredità ovviamente è il giudice, che lo determinerà tenendo conto quanto segue:
- l'importo del mantenimento;
- l'entità del bisogno;
- l'eventuale pensione di reversibilità;
- le sostanze ereditarie;
- il numero e della qualità degli eredi;
- le condizioni economiche di questi ultimi.
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Avv. Luisella Ximenes
La figura del Life family coachpubblicato il 17/04/2021
Il life family coach si concentra sui problemi e sulla comunicazione famigliare, sull'ascolto dei punti di vista degli altri e sulla capacità di ognuno di agire influenzando il contesto intorno a se. Interviene nei momenti di cambiamento della vita individuale e famigliare ad esempio nell’adolescenza, diventare o essere genitori, sia di figli piccoli sia di adolescenti, separazioni, crisi famigliari. Guida le persone ad affrontare le sfide e le situazioni più o meno complesse che si possono verificare all’interno della famiglia o anche nel ruolo di genitore verso il figlio o tra la coppia stessa, anche durante la separazione o il divorzio.
Le dinamiche all’interno di un nucleo familiare hanno tante similitudini rispetto a quelle di un gruppo aziendale. È necessaria una certa determinazione, motivazione, sincerità, unione e un focus comune per condursi all'interno del viaggio della vita che è in continua trasformazione. Una trasformazione che biologicamente interessa i singoli individui e di riflesso tutta la struttura familiare.
Il Coach si concentra su ciò che la famiglia vuole quindi ha un obbiettivo chiaro e prestabilito insieme. Il Family Coach valuta e osserva i modi di interagire all’interno della famiglia e, per questo, è molto importante avere le competenze giuste per capire le dinamiche che emergono. È necessario guidare la famiglia con strumenti chiari, con professionalità, integrità, neutralità, sensibilità, intuizione, creatività, coerenza, e con doti di ascolto e comunicative. I risultati del coaching in questo caso includono:
- Comunicazione effettiva tra i genitori e tra i genitori con i figli
- Condivisione dei valori comunie rispetto reciproco
- Valutazione dei valori interni della famiglia rispetto al ruolo di ciascun membro
- Risoluzioni dei conflitti usando tecniche di comunicazione efficace
- Armonia nelle famiglie separate/divorziate e i loro figli
- Tolleranza dell’individualità all’interno della relazione familiare
- Comprendere la forza dell'essere famiglia e valorizzarla
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Contratti commerciali, Emergenza Coronaviruspubblicato il 20/04/2021
Con una approfondita e per certi versi innovativa Relazione (relazione 56 edita 8 luglio 2020), l’Ufficio del Massimario della Corte di Cassazione è intervenuto sul tema dell’impatto dell’emergenza Covid-19 sui contratti commerciali. Dopo avere analizzato i recenti interventi emergenziali e i tradizionali rimedi codicistici, la Cassazione ha affermato l’esistenza di un dovere di rinegoziazione in capo alla parte avvantaggiata basato sul principio di buona fede oggettiva. A fronte di tale importante affermazione, restano una serie di importanti criticità, legate al ruolo del giudice in caso di fallimento della rinegoziazione.
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Avv. Andrea Farci